Recensioni 01/06/2017
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Come dice Hermann Hess, il vero lettore di Dostoevskij non è colui che legge per passatempo, ma colui che ha sofferto: "dobbiamo leggere Dostoevskij quando ci sentiamo a terra, quando abbiamo sofferto sino ai limiti del tollerabile e tutta la vita ci duole come un?'unica piaga bruciante e cocente, quando respiriamo la disperazione e siamo morti di mille morti sconsolate. Allora, nel momento in cui, soli e paralizzati in mezzo allo squallore, volgiamo lo sguardo alla vita e non la comprendiamo nella sua splendida, selvaggia crudeltà e non ne vogliamo più sapere, allora, ecco, siamo maturi per la musica di questo terribile e magnifico poeta".
Recensioni 14/03/2017
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Parla uno dei maggiori scrittori messicani contemporanei: viviamo in società consumiste, eppure cresce la richiesta di ascoltare la parola nella sua scintillante nudità
Recensioni 22/02/2017
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Le opere di Terry Eagleton, noto «leftist» inglese, si leggono in genere volentieri perché sono intelligenti, dotte, acute e ben scritte.
Recensioni 05/11/2016
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"Canto senza voce", questo il titolo del libro che raccoglie testi inediti di Claudia Ruggeri, la poetessa leccese morta suicida nell'ottobre del 1996.
Recensioni 29/08/2016
La letteratura è più efficace di un'arma da fuoco. Un proiettile segue una traiettoria breve. Colpisce in un istante. Ultimata la parabola, si conficca nel bersaglio e perde la sua efficacia. La letteratura invece ha un raggio d'azione potenzialmente infinito. Donna Tartt, ad esempio, nel 1992 ha scritto il suo Dio di illusioni (titolo originale: The secret history) e oggi nel 2013 le sue parole come frecce scagliate da un altrove lontano, hanno raggiunto e colpito il mio petto. Il potere strabiliante delle idee. Dio di illusioni è un romanzo formidabile. La storia è un susseguirsi di rivelazioni, ma non come potrebbe accadere in un thriller. La narrazione piuttosto si avvicina agli schemi della tragedia greca. E il dio di illusioni del titolo è proprio il dio greco Dioniso. 'Maestro d'illusione, rende capaci i suoi devoti di vedere il mondo come non è'.
Recensioni 04/06/2016
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Con "Il mio" Inferno di Dante, libera interpretazione romanzata della prima Cantica della Commedia - l?autore, Domenico Valente, acuto interprete dei desideri e dei bisogni delle nuove generazioni, vuole rendere più agevole la conoscenza della prima Cantica della "Divina Commedia", opera che, pur composta in versi di "alto sentire", presenta terzine di difficile comprensione per i lettori dei nostri tempi, pervasi da altri linguaggi e diverse forme di comunicazione.
Recensioni 27/07/2015
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L'editore e poeta Gianmario Lucini è morto nell'ottobre del 2014. Non ha potuto vedere nulla del destino di quest'ultima sua fatica poetica, Istruzioni. Per le quattro sezioni che compongono il libro - Istruzioni per la notte, Istruzioni per l'ascesa, Istruzioni per l'ira, Istruzioni per la città -, le poesie di questa raccolta, a parere di chi scrive, non sono molto lontane da veri e propri esercizi spirituali, e numerati. Una scansione, poeticamente dinamicizzata nella topologia dei luoghi della notte, della vetta, dell'ira e della città in vista di una condotta est-etico politica tutt'altro che fuori uso e tempo. Anzi è storicamente temporalizzata, e inchioda nel dove e nel come si vive, o dispersi tra i simboli della luce del giorno "e la vanità che si sbriciola" (Istruzioni per la notte, I). Quattordici esercizi di poesia meditativa nel raccoglimento per la notte, dieci per l'ascesa-ascesi nella spazialità alta della montagna, quattro per l'ira infiammata', dieci per la città, colta nella cura del disamore e dell'indifferenza, e gli altri testi dedicati al "viaggio".
Recensioni 16/06/2015
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«C'è un eterno ritornare, un amor fati che guida le azioni degli uomini: dolore e felicità non sono che la medesima cosa nel circolo della vita».
Recensioni 20/01/2015
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«Quello che vedi non è esattamente la realtà, i tuoi pensieri sono evanescenti, i progetti sembrano miraggi, abiti in un sogno, in una storia che non è completamente tua. E il domani non esiste.» (p. 415)
Recensioni 29/12/2014
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In bici anche le idee pedalano. Come ci ricorda sempre Alfredo Martini, classe 1921, un vero mito del ciclismo di ieri e di oggi, in bicicletta si pedala e si pensa allo stesso tempo; anzi più si pedala e più si pensa.
Recensioni 15/05/2019
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Ambientato a Bari, tra maggio e giugno 1978, nel periodo tra il sequestro e l'omicidio di Aldo Moro, questa storia potrebbe definirsi come la fuga di un bambino dal mondo degli adulti. Il protagonista intuisce che il padre, simpatizzante delle BR, conduce una doppia vita: impiegato modello di giorno e avventuriero di notte; la madre è rinchiusa in un manicomio perché sente "voci dall'aldilà". Uno dei pochi punti di riferimento per il ragazzino è dunque la nonna Elvira.